Bormioli: un piccolo miglioramento per un grande segnale
La produzione dei rifiuti aumenta in tutti i settori e questa tendenza genera grande sconcerto e frustrazione fra tutti coloro: amministratori locali, ambientalisti e semplici cittadini che ne conoscono le implicazioni negative e cercano, nel loro piccolo, di contrastare il fenomeno. Ma impegno e motivazione non bastano se non si affronta con interventi legislativi il modello di produzione lineare «prendi-produci-usa-getta» che non ha incentivato ad oggi la produzione di prodotti circolari creati per durare nel tempo : riparabili, riutilizzabili, aggiornabili e adatti per essere condivisi nelle possibili esperienze di share economy.
La legislazione dell’EU e le sue iniziative sia su base sia volontaria che vincolante coprono ancora in modo parziale i diversi aspetti relativi alla sostenibilità ambientale per tutte le categorie di prodotti. Tra queste ci sono la Direttiva sulla progettazione ecocompatibile per prodotti connessi all’energia e strumenti come il marchio di qualità ecologica dell’UE Ecolabel, che non possono certamente garantire un incremento del livello di sostenibilità generale e di circolarità dei prodotti immessi sul mercato dell’UE.
In attesa che si sviluppi e si arrivi all’applicazione di un quadro legislativo coerente è importante che il mondo produttivo più lungimirante anticipi le legislazioni sviluppando una nuova generazione di prodotti e servizi sostenibili per default. Se i modelli di consumo attuali continuano ad essere indirizzati verso opzioni usa e getta e prodotti dalla vita breve, come si può sperare che un giorno la produzione e il consumo responsabile e sostenibile si incontrino?
Il tempo stringe, la crisi climatica e delle risorse corre, abbiamo a disposizione nuove tecnologie e best practice innovative che aspettano solamente di essere riproposte su scala più ampia. Non possiamo permetterci di rimanere per sempre sul piano della teoria e delle buone intenzioni sulla carta.
Continuiamo pertanto a segnalare da queste pagine alcuni casi studio dal mondo della produzione che richiedono degli interventi, e altri che offrono delle soluzioni. Alcuni spunti ci arrivano anche dalle segnalazioni che riceviamo dai firmatari dell’appello correlato alla nostra campagna del 2012 Meno Rifiuti più Risorse .
Alcune delle segnalazioni sull’impossibilità di acquistare ricambi per vari prodotti hanno riguardato i contenitori e coperchi della serie storica di contenitori Frigoverre Bormioli. In particolare per quanto riguarda la possibilità di acquisto separato dei coperchi in plastica che, di solito, si usurano e rompono prima del contenitore in vetro.
In seguito a queste segnalazioni telefonammo qualche anno fa alla Bormioli, ai tempi del lancio della campagna Porta la Sporta, per indagare su questa possibilità senza riscontrare una sensibilità in merito.
Ci venne detto che uno dei motivi fosse imputabile all’organizzazione necessaria in loco per gestire le nuove referenze, a cominciare dall’esposizione a scaffale, e in particolare per la grande distribuzione.
La progettazione determina l’impatto ambientale di un prodotto
La sostenibilità dei prodotti è per larga parte dovuta alle scelte industriali se si considera che l’80% dell’impatto ambientale di un prodotto viene determinato a livello di progettazione. Quando i prodotti immessi al consumo non permettono di allungare il ciclo di vita del bene, o sono soggetti all’obsolescenza programmata, è perfettamente inutile fare appello al senso ecologico dei cittadini.
Ci rivolgiamo ai decisori aziendali della Bormioli e Rocco, e delle altre azienda che commercializzano prodotti simili, per chiedere di rendere possibile l’acquisto dei soli coperchi, ma anche dei contenitori se necessario, per le linee di maggiore successo. Per Bormioli si tratta della linee Frigoverre Classic e Revolution.
Per la grande distribuzione non dovrebbe essere complicato apporre un avviso a scaffale dove si informano i clienti sulla possibilità di acquistare, o ordinare singolarmente contenitore o coperchio, presso il punto informativo dei loro negozi, o alle casse.
Verrebbe così esteso e portato a reale compimento, nelle case dei clienti, l’impegno sui rifiuti che l’azienda rende genericamente noto sul proprio sito : Zero rifiuti non valorizzati – Nulla va sprecato. Favoriamo l’utilizzo di materiale che possa essere recuperato.
Ma c’è ancora una richiesta che Bormioli Rocco potrebbe esaudire che illustriamo e motiviamo al punto seguente. Nonostante il contributo alla produzione del rifiuto domestico da parte dei contenitori alimentari (non monouso) non sia rilevante in termini percentuali, questo piccolo miglioramento avrebbe un importante valore aggiunto a livello culturale, ambientale e sociale. Soprattutto quando intrapreso da un leader di mercato sarebbe invece un segnale importante che potrebbe influenzare positivamente anche altri settori dei beni di largo consumo, e creare così cambiamenti rilevabili e misurabili. Anche la linea di bicchieri e barattoli per conserve di Bormioli potrebbe avvalersi di questo suggerimento.