Aziende

 

BIOTECH TRENTINO

Biotech Trentino, azienda che produce e commercializza gasatori domestici a marchio Happy Frizz è stata la prima azienda a raccogliere l’invito espresso alla seconda mossa di ridurre l’impatto del sovraimballaggio. Nel febbraio del 2016 l’azienda ha eliminato l’involucro di plastica che avvolgeva la bombola ricarica più leggero sostituendolo con un collarino in cartoncino riciclato.

Happy Frizz_adesione_meno rifiuti

 

PROGETTO OIKOS

Mentre circa il 50% delle cassette per l’ortofrutta utilizzate nei supermercati è costituito da cassette riutilizzabili, nei mercati rionali si sprecano parecchi milioni di tonnellate di imballaggi monouso con importanti esborsi a carico dei Comuni e degli ambulanti con bollette per i rifiuti molto salate. Per ridurre anche nei mercati l’impatto ambientale ed economico degli imballaggi a perdere, è nato un progetto mirato a questo segmento. Il progetto denominato Oikos dimostra che, anche nei mercati o nei negozi, gli imballaggi riutilizzabili possono sostituire circa il 70% di quelli a perdere con vantaggi economici per tutti gli operatori della filiera. Il sistema è in corso di perfezionamento e rodaggio sulla piazza di Torino dove ha sede il Centro agroalimentare CAAT, uno dei principali mercati generali dell’ortofrutta in Italia dal quale escono 100 milioni di imballi ogni anno.
Il Sistema, che non comporta oneri economici per i commercianti, ha avuto la promozione delle associazioni di categoria come Fiva, Anva, Ascom, Confesercenti, Coldiretti, CIA, Confagricoltura, Apgo Fedagro Mercati e Federconsumatori. Gli operatori ambulanti vengono incentivati ad approvvigionarsi di prodotti contenuti in cassette riutilizzabili poiché ricevono sia uno sconto sulla tassa rifiuti di 4 cent, che un incentivo da Oikos di 5 cent per ogni utilizzo di queste cassette. Il centro Logistico Oikos registra infatti le movimentazioni delle casse pieghevoli che vengono riportate dai commercianti al centro quando tornano al CAAT per nuovi acquisti. Fiva ha stimato che l’insieme di queste misure incentivanti può produrre risparmi da 2.500 a 3.000 euro annuali per ogni singolo operatore. Le cassette una volta igienizzate vengono consegnate ai produttori ortofrutticoli che, a loro volta, contribuiscono a finanziare il sistema pagando un contributo per ogni utilizzo delle cassette che è inferiore al costo di una cassetta a perdere.
Il progetto ha partecipato alla SERR Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2016 con un pilota in due mercati cittadini medio-piccoli con un alto indice di gradimento da parte dei commercianti. In una sola settimana con l’impiego di cassette riutilizzabili si sono risparmiate 900 kg di rifiuti tra cassette in plastica, legno e cartone.

Oikos rifiuto risorsa

PARTNER TECNICI

EURepack

Istituito nel 2010 a Milano, il Consorzio EURepack (European Reusable Packaging & Reverse Logistics Consortium) è una realtà senza fini di lucro nata con lo scopo di promuovere la diffusione degli imballaggi riutilizzabili, in tutti i settori della produzione e distribuzione dei beni di largo consumo. Il consorzio è altresì impegnato nella comunicazione dei vantaggi ambientali dell’imballaggio riutilizzabile in termini di riduzione del consumo di materia, di produzione di rifiuti solidi urbani e delle emissioni di CO2 complessive del suo ciclo di vita, rispetto alla versione monouso. Mentre l’imballaggio monouso è oggetto di campagne di comunicazione spesso assai accattivanti, l’imballaggio riutilizzabile fatica a fare emergere i suoi plus ambientali. Un ruolo non di poco conto è giocato dall’assenza di un contesto normativo o di politiche sui rifiuti che sostengano/incentivino le azioni di prevenzione e riduzione in cima alla gerarchia europea della gestione dei rifiuti.

Al momento l’implementazione più significativa del sistema è avvenuta con l’avvento delle cassette di plastica nella filiera dell’ortofrutta e nel settore della grande distribuzione. L’indice di copertura del 50% della merce movimentata corrisponde a 300 milioni di riutilizzi all’anno che significa prevenire il consumo di altrettante cassette monouso con i vantaggi ambientali prima citati. Per quanto concerne le cassette di plastica il consorzio si prefigge per i prossimi anni sia di estendere al 75% l’indice di copertura della filiera ortofrutticola, che di promuovere l’impiego delle cassette riutilizzabili anche in filiere diverse dall’ortofrutta, sempre all’interno della grande distribuzione. Positiva anche la percezione da parte dei consumatori come ha rilevato una recente indagine condotta da Brandcheck (2014) su un plafond internazionale di consumatori. L’imballaggio riutilizzabile viene apprezzato dalla maggior parte degli intervistati per la maggiore attrattività e perchè garantisce al prodotto ortofrutticolo una maggiore qualità e freschezza rispetto alla cassetta in cartone.

EURepack ha raccolto l’adesione di importanti realtà italiane, attrici a vario titolo sul palcoscenico dell’imballaggio riutilizzabile in plastica quali pooling (IFCO Systems, CPR System, EuroPool System, SDI, VPool), produzione (Karton, Schoeller Allibert), tecnologia (Colussi), logistica (Jolly Service), istituzioni e organizzazioni ambientaliste (Università dell’Insubria, Legambiente).

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