Villa Verde

Villa Verde, (o Bàini, questo il nome in sardo), è un comune di 330 abitanti in Provincia di Oristano.

Il suo territorio cade nell’area del Monte Arci, il quale, oltre che essere un compendio tra i più importanti sotto il profilo ambientale e naturalistico, è uno dei luoghi, nell’isola, storicamente più significativi dell’antichità per la presenza della ossidiana, il cosiddetto “oro nero dell’antichità”, sfruttata già a partire dal IV millennio a.C. per produrre utensili di varia natura.

L’utilizzo ed il commercio dell’ossidiana del Monte Arci ha rappresentato per questo territorio il canale di contatto con le altre popolazioni del Mediterraneo, sia in età prenuragica che nella successiva età nuragica, fino alla comparsa ed alla progressiva sostituzione della pietra lavica con i metalli.

Il territorio conserva molte testimonianze di quelle età storiche (in particolare nell’area di Mitza Margiani, con l’insediamento di Brunk’e s’Omu”) e della successiva presenza fenicio – punica e romana.

Il centro abitato, sorto in età alto – medievale, giace nella parte meridionale del territorio comunale, in una cornice ambientale e naturalistica di gran rilievo.

Tuttavia, come in tutte le zone interne dell’isola, si vive una esperienza di progressivo spopolamento, legato a forti correnti migratorie, ed alla denatalità. Spopolamento che renderebbe necessari sforzi importanti da parte dei livelli di governo superiori.

In questo contesto, il Comune di Villa Verde, assieme agli altri 19 comuni dell’Unione Alta Marmilla, è inserita nella Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), lanciata nel 2013 dal Ministero per la Coesine Sociale, e coordinata dall’ex Ministro Fabrizio Barca ed è fortemente impegnato in politiche di tipo sovracomunale, oltre che con l’Unione di Comuni, anche con il Consorzio delle Due Giare.

Al momento, lo sforzo più forte della Amministrazione Comunale è rivolto all’impegno contro lo spopolamento attraverso la salvaguardia delle caratteristiche costitutive di questo territorio: l’istruzione e la conoscenza; la salute; la solidarietà; l’ambiente; la terra; la storia e la cultura; il saper fare; l’identità e le tradizioni; la qualità della vita.

Tutte azioni che hanno dato sostanza, in questi anni, alla nostra volontà di “militare”, come testimoni piccoli ma vivaci, all’interno dell’Associazione dei Comuni Virtuosi.

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