Detrazioni con il fiato corto

Arrivano detrazioni fiscali fino a 250 euro per chi sceglie il trasporto pubblico come mezzo di spostamento per il percorso casa/lavoro.

La norma è contenuta nella manovra finanziaria in discussione in queste settimane.

Bene, dirà qualcuno: finalmente si incentiva e sostiene il trasporto collettivo. L’altra faccia della medaglia, sosterrà qualcun altro, è la quasi totale assenza di una politica a lungo raggio per una effettiva conversione generale della mobilità dei cittadini del nostro Paese.

Resta, nel mezzo, la realtà dei fatti. La contraddizione di provvedimenti a spot, con il respiro corto e l’affanno di chi non pare avere le idee molto chiare in fatto di mobilità sostenibile. Servono più mezzi (treni, bus, metro, auto e bici in sharing…), meglio tenuti, economici, inseriti in una filiera della mobilità che consenta, e per davvero, il passo indietro dal regno (incontrastato) dell’auto privata come unico credo e dogma.