Milano: via libera in 13 punti vendita ai contenitori riutilizzabili in gastronomia

Prende il via il progetto NoPlà lanciato dall’Associazione Giacimenti Urbani con la collaborazione di NaturaSì per una riduzione della plastica monouso nell’ambito del bando Plastic Challenge 2019 di Fondazione Cariplo

Dal 1° febbraio in 13 punti vendita di NaturaSì di Milano sarà possibile fare uso di contenitori riutilizzabili al banco gastronomia. NaturaSì, insieme a Giacimenti Urbani si augurano che questo progetto che avviano abbia tutte le potenzialità per affermare una rivoluzione culturale e diffondersi in tutto il territorio nazionale. Una rivoluzione del riuso imprescindibile per ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e le emissioni di Co2.

Come funziona

Per un gruppo di clienti dei punti vendita sarà infatti possibile ritirare il KIT gratuito, composto da 4 tipologie diverse di contenitori, utili a soddisfare tutte le esigenze di acquisto in area gastronomia.
Al momento del ritiro, i partecipanti sottoscriveranno un patto di collaborazione e saranno informati rispetto al corretto uso e pulizia dei contenitori, sulla base delle linee guida approvate dalle Autorità sanitarie locali.

Tra le condizioni del progetto, la possibilità di partecipare all’iniziativa esclusivamente con i contenitori forniti dal negozio: dopo aver lavato a casa i contenitori, il cliente potrà utilizzarli per acquisti nell’area gastronomia dei tredici punti vendita aderenti.

L’impatto ambientale dei contenitori da asporto monouso

Considerato che il 36% dei rifiuti urbani prodotti in Europa è rappresentato da rifiuti da imballaggio – e che il trend è sempre stato in crescita – è evidente che la strategia del riciclo sia insufficiente, oltre che di difficile applicazione nella pratica. Questo perché le sfide che incontra il riciclo del flusso di questi per cibo e bevande a fine vita sono di diversa natura. Innanzitutto trattandosi di imballaggi utilizzati per un consumo “on the way” o comunque fuori casa, difficilmente vengono intercettati dalla raccolta differenziata e pertanto solitamente smaltiti. Inoltre, quand’anche venissero raccolti selettivamente sia dai rivenditori di tali prodotti che dai gestori di servizi di ristorazione come mense aziendali (con costi non indifferenti) si tratta di rifiuti contaminati dal cibo, e non sempre tecnicamente riciclabili nei circuiti di trattamento dei rifiuti. A ciò va aggiunto la loro progettazione che non sempre è compatibile con il riciclo come nei casi dei contenitori costituiti da materiali diversi o polimeri poco utilizzati per i quali non si raggiungono quantità tali da giustificare sia i costi di avvio a riciclo che di creazione di impianti di riciclo dedicati.

Si stima che nel 2019 nell’UE28 siano stati utilizzati circa 33 miliardi di unità di contenitori monouso per cibo e bevande al netto dei cartoni per pizza che valgono circa 1,5 miliardi di pezzi come si può leggere nel Rapporto di Zero Waste Europe Making Europe transition to reusable packing.

Il progetto

Il progetto ha la durata di sei mesi, durante i quali i ricercatori dell’Università degli Studi Milano-Bicocca monitoreranno l’esperienza per poter poi trarre delle valutazioni per misurarne l’efficacia e i vantaggi ambientali. Secondo Zero Waste Europe , questa scelta di consumo produce un vantaggio per l’ambiente già dopo 13 volte di riutilizzo rispetto all’usa e getta. Oltre al test nei 13 punti vendita sono inoltre previste attività di sensibilizzazione nelle scuole primarie.

Il progetto nasce dal bando di cui NaturaSì è partner lanciato dalla Fondazione Cariplo e vinto da Giacimenti Urbani, associazione di Milano che si occupa di ambiente e sostenibilità con un focus particolare sulla riduzione dello spreco di risorse e l’attivazione di percorsi di economia circolare dal basso. Un bando che ha dato vita a uno dei punti cardine su cui la Commissione europea punta in tema di sostenibilità, il riuso dei contenitori e il principio della ricarica degli stessi (refill) considerato strategico per la riduzione della plastica monouso.

Un percorso iniziato nel 2019 con il cosiddetto Decreto Clima, con cui si autorizza il consumatore a utilizzare un contenitore riutilizzabile per la spesa. A legiferare in materia anche la Francia che, con una legge del 2020, regolamenta lo vendita di prodotti sfusi e l’utilizzo di contenitori riutilizzabili.

La vera svolta –  secondo i promotori del progetto – arriverà con l’approvazione della bozza di Regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio presentata in Commissione europea il 30 novembre scorso. Una legge che, una volta entrata in vigore, avrà come obiettivi la riduzione dei rifiuti del 15%, rispetto al 2018, entro il 2040, con una riduzione complessiva dei rifiuti nell’UE del 37% rispetto allo scenario che si prospetterebbe se non si agisse. Un quadro normativo che porterebbe ad una riduzione delle emissioni di gas serra legate agli imballaggi a circa 43 milioni di tonnellate anziché i 66 milioni previsti in caso non entrasse in vigore. Tutte tappe necessarie per arrivare al target più ambizioso della neutralità climatica entro il 2050 voluta da Green Deal europeo.

 

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