San Bellino
San Bellino si trova a venti chilometri da Rovigo e conta circa 1100 abitanti. Ha una frazione, Presciane.
L’attuale amministrazione promuove un modello di amministrazione condivisa che prevede una modalità di co-governo tra Comune e residenti, al fine di responsabilizzare quest’ultimi nei confronti del territorio e renderli partecipi delle scelte ad impatto comunitario.
Tra gli interventi degli ultimi anni, il più rivoluzionario è quello più silenzioso: il progetto “Un albero per ogni abitante” prevede la piantumazione di oltre mille alberi sia per combattere l’inquinamento, sia per condividere la visione di un territorio diverso, meno piatto e più salubre con il coinvolgimento diretto dei cittadini.
Storia
L’attuale territorio comunale si chiamava San Martino di Variano ma prese il nome di San Bellino in onore del santo.
Il Vescovo Bellino visse nella prima metà del 1200 e operò principalmente nei territori della Diocesi di Padova per redimere alcune questioni legate al fatto che numerose famiglie possedevano ingiustamente terreni di proprietà della Chiesa. Fu per questi dissidi che Bellino fu assassinato da alcuni sicari.
La storia racconta che Bellino Vescovo, fu aggredito da alcuni cani e scaraventato a terra dal suo cavallo. Gli abitanti dell’attuale Fratta Polesine, trovarono il corpo e ne diedero sepoltura.
In seguito a una rotta del Po l’arca che conteneva il corpo del santo fu sommersa e smarrita.
Trascorsi oltre 100 anni, un contadino trovò l’arca e con l’aiuto dei suoi buoi la sollevò e si diresse verso l’antica chiesa rurale di San Martino di Variano. Sembra che da quel momento si verificarono alcuni miracoli, in particolare quello di curare la rabbia, quasi volesse far palese che, chi da cani rabbiosi fu assalito e gettato a terra perdendo la vita, fosse diventato sanatore di questo male.
Infine, nel 1774, il Papa Clemente XIII elevò a Basilica la Chiesa di San Bellino e stabilì che il 26 novembre sarebbe stato festeggiato il Santo Patrono del Paese, in coincidenza dello stesso giorno dell’anniversario della sua morte.
Il quattrino
Nel 1487, sotto la reggenza del provveditore Giovanni Marcello, la Repubblica fece coniare una piccola moneta celebrativa dell’annessione. Risulta che la dominante fece battere nella zecca di Venezia dei quattrini (cioè monete simili per il peso di metallo e valore di denaro) recanti da un lato l’effigie di S. Bellino, per avere corso nel nuovo possedimento “Polesine”, dall’altro il leone di S. Marco. Si trattava di monete in misura metallica a base d’argento, del valore appunto di un quattrino del diametro di cm.1,5 e del peso di gr. 038, così effigiate.
La Basilica
L’attuale edificio risale al 1649, quando venne ricostruito dalle fondamenta con l’aiuto economico della popolazione. L’architettura rispecchia la tradizione rurale veneta del XVIII secolo, con ispirazione romanico-gotica.
L’elegante e sobria facciata della Basilica, con lineamenti gotici e romanici, è distinta in due piani, uno inferiore, l’altro inferiore, scanditi da lesene di ordine tuscanico. Il timpano è un richiamo alla classicheggiante cultura veneta del XVII secolo.
L’interno è suddiviso in tre navate con pianta cruciforme. Nell’abside si trova l’urna contenente le spoglie di San Bellino, fatta erigere nel 1640 ad opera della famiglia Guarini.
Il campanile, costruito in pietra a vista all’inizio del ‘500, è uno dei rari esempi esistenti in Polesine di stile romanico.
Le Ville
Villa Guarini
L’edificio risale al ‘500 ed era di proprietà della famiglia ferrarese dei Guarini. Sembra che tra il 1580 e il 1583 vi abbia risieduto G. B. Guarini, autore del “Pastor Fido”. Nel 1925 la villa fu radicalmente restaurata, in seguito a un incendio, tanto da aver quasi perso la fisionomia originale.
Villa Ca’ Moro
La villa risale al XVIII secolo e fu costruita per la nobile famiglia veneziana dei Moro. È circondata da una doppia cinta muraria, dotata di un oratorio, una barchessa neoclassica e diversi rustici. L’edificio presenta un corpo cubico sviluppato su tre piani.
Altri luoghi di interesse
Biblioteca Comunale
La biblioteca si trova nell’edificio della scuola primaria, in Piazza Aldo Moro. Aderisce al Sistema Bibliotecario di Rovigo ed è amministrata da un apposito comitato di gestione con competenze negli ambiti culturale, turistico e socio-educativo.
Tra le diverse attività promosse, ne spiccano tre, che hanno come comun valorizzazione del territorio e delle eccellenze che esso offre.
“Rosa Rosae”, evento che svolge a metà maggio promuove iniziative culturali e visite guidate al Roseto 7antico di San Bellino. Il roseto, di proprietà privata, si estende per un’area di 1700mq e ospita oltre duecento piante appartenenti soprattutto al genere Rosa tra cui spiccano rose antiche e rare.
“SBAM – San Bellino Arti & Moda”, nato come sfilata, oggi è diventato uno spettacolo unico nel suo genere dove arti e moda sono le protagoniste, riuscendo così a trasmettere contenuti di alto livello culturale.
“Cantiere Arte” vuole essere luogo di riflessione sul Bello, che con una serie di incontri, conduce il pubblico a conoscere l’artigianato artistico della Vetreria Tomanin, la gestione di attività culturali, valorizzazione dei beni culturali locali e passione per l’arte.
Parco L. Battisti
Il Parco è un’area pubblica di all’incirca 2200 mq che si trova in una zona residenziale attraversata da una pista ciclabile e facilmente raggiungibile anche in auto. Al momento dispone di tavoli, panchine e due gazebo di legno. Inoltre sono stato installati giochi adatti anche a bambini diversamente abili, che lo ha reso a tutti gli effetti il primo parco inclusivo del Polesine.
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Indirizzo
Piazza E.Galvani 2
Provincia
RO
CAP
45020
Referente
Aldo D'Achille, sindaco
Telefono
0425.703009