Bere fuori casa: ridurre l’impatto (in sicurezza) si può fare
In tutto il mondo il consumo di bevande avviene sempre più spesso fuori casa e aumenta di pari passo la quantità di contenitori di cibo e bevande nel littering, con gravi ripercussioni sull’ambiente e l’economia.
Mentre esiste una soluzione per ridurre i contenitori di bevande nel littering urbano, ( ne costituiscono circa il 40%), per gli altri imballaggi da street food come bicchieri, coppette e vassoietti vari servono misure più articolate.
Il deposito su cauzione è lo strumento più efficace contro l’abbandono dei contenitori di bevande poiché ne incentiva economicamente la restituzione. Allo stesso tempo è l’unico sistema che permette di intercettare per il riuso o riciclo oltre il 90% degli imballaggi assoggettabili.
Lo dimostrano i risultati conseguiti dalle quasi 40 esperienze di regioni o paesi in cui è in vigore il cauzionamento. In questi territori gli imballaggi non vengono quasi mai abbandonati oppure c’è sempre qualcuno che li raccoglie per recuperare l’importo della cauzione. E questo succede anche per gli imballaggi di vetro che, in occasioni di eventi, sono sempre più presi di mira da ordinanze restrittive per problemi di sicurezza.
Il rischio concreto è che questi provvedimenti rendano il consumo di bevande fuori casa ancora più insostenibile: vuoi per il passaggio da bicchieri riutilizzabili a opzioni usa e getta, vuoi qualora i produttori di bevande sostituissero la bottiglia in vetro con altri materiali non riusabili o riciclabili. Inoltre, per quanto riguarda il consumo di birra alla spina, desta particolare preoccupazione il passaggio da fusti riutilizzabili a fusti usa e getta, un sistema che dall’Italia il gruppo Carlsberg vuole diffondere all’estero.
Invece di organizzare un vuoto a rendere con bottiglie riutilizzabili come avviene in Oregon o Bretagna alcuni brand di birra, tra i quali il gruppo prima citato, stanno pensando di sostituire il vetro con bottiglie realizzate in plastica non trasparente o in polpa di cellulosa. Che si tratti di soluzioni più sostenibili in un pianeta in crisi di risorse (tutte ), dalla popolazione in aumento, minacciato dagli effetti del riscaldamento climatico, è tutto ancora da dimostrare, come vedremo di argomentare in una prossima occasione.
Per capire quali soluzioni vengono adottate in altri paesi per prevenire la dispersione di contenitori vari nell’ambiente, in zone di villeggiatura, così come in contesti cittadini in occasione di eventi, abbiamo cercato in rete e selezionato le esperienze di alcuni paesi. Si tratta di iniziative che sono facilmente replicabili in Italia e che possono essere estese anche al altre situazioni dove vengono impiegati contenitori usa e getta.
OLANDA
In Olanda ormai da anni i locali che registrano una grande affluenza servono le bevande in bicchieri riutilizzabili di plastica soggetti ad una cauzione di 1 euro. Per citare luoghi e locali noti anche ai turisti di Amsterdam parliamo del chiosco di Vondelpark che funziona in occasione di concenti o altri eventi e di locali storici come il Paradiso o il Melkweg . Il sistema è stato adottato autonomamente dai locali per ragioni di sicurezza ma anche economiche. Visto che sono i clienti a servirsi e riportare i bicchieri al bar serve meno personale.
Alla XX edizione del Big Rivers festival che si è tenuta a Dordrecht nel 16 luglio scorso hanno scelto di servire da bere esclusivamente in un bicchiere riutilizzabile dal costo di 2,50 euro. L’acquisto del bicchiere avviene alla prima consumazione e per successive consumazioni si riconsegna il bicchiere vuoto per avere un nuovo bicchiere. Alla fine il bicchiere resta al cliente. Su richiesta del comune, gli organizzatori dell’evento avevano provato senza successo alcune soluzioni già nelle precedenti edizioni e deciso quindi per l’acquisto di 50.000 bicchieri di plastica rigida. Grande soddisfazione per il sistema da parte degli organizzatori che permesso il risparmio di qualche migliaia di euro in spese di pulizia.
BELGIO
Nella città di Ghent si svolge ogni anno Ghent Festivities, un evento molto visitato a metà tra un festival culturale urbano e una festa popolare che coinvolge per 10 giorni un’area cittadina pari a 765.000 m2. Per ridurre la mole di rifiuti indifferenziati prodotti ogni giorno dagli oltre 100.000 visitatori, è stata introdotta una raccolta differenziata per alcuni materiali e qualche locale ha smesso di usare bicchieri, tazze e coppette usa e getta a favore di opzioni riutilizzabili. Questi provvedimenti hanno ridotto da 500 a 360 tonnellate i rifiuti prodotti nei 10 giorni.
La novità è che dalla prossima edizione 2018 si potranno usare solamente tazze e coppette riutilizzabili che, si è visto, compongono una quota rilevante del rifiuto indifferenziato.
L’utilizzo del vetro sia per bicchieri che bottiglie era già stato vietato nelle precedenti edizioni con la (ragionevole) esclusione degli esercizi dove viene svolto servizio ai tavoli. L’adozione di bicchieri riutilizzabili in plastica diventerà obbligatoria in tutta l’area interessata dall’evento dal prossimo anno anche se non è ancora stato deciso se verrà applicato ai contenitori il deposito su cauzione o meno.
SPAGNA
La Spagna fa meno bene di noi in quanto a performance di raccolta differenziata e tassi di riciclo, anche se alcune problematiche che attengono alla gestione dei rifiuti accomunano i nostri due paesi. Tuttavia gli spagnoli si stanno dimostrando più innovativi e dinamici nel valutare possibili soluzioni migliorative nella gestione dei rifiuti da imballaggio, sia a livello di politica locale, che di movimenti della società civile.
Infatti, nonostante l’opposizione dell’industria del beverage cavalcata anche da Ecoembes , il dibattito sull’opportunità di adottare un deposito su cauzione per i contenitori di bevande, è già partito in Spagna da qualche tempo. In particolare sono impegnate in questo percorso, anche se con modalità e tempistiche differenti le comunità autonome di Navarra, Valencia, Catalogna e le Baleari.
L’associazione Retorna ̶ dedicata alla promozione del vuoto a rendere e del riutilizzo ̶ ha dato recentemente notizia di alcune iniziative di cui ne riportiamo un paio.
L’Area Metropolitana di Barcelona (AMB) in collaborazione con il comune El Prat de Llobregat ha attivato un progetto pilota durato alcune settimane tra luglio e agosto 2017 per promuovere sulla spiagge la resa dei contenitori di bevande. Tutte le tipologie di contenitori di bevande (bicchieri inclusi), venduti dai quattro chioschi della spiaggia cittadina sono stati dotati di un codice a barre. Per ogni bevanda acquistata è stata applicata una maggiorazione di € 0,10 inclusa nel prezzo che veniva restituita alla consegna del contenitore. Un sistema computerizzato di lettura del codice a barre ha così registrato le movimentazione dei contenitori nei diversi giorni e orari delle settimane in cui si è tenuto il progetto pilota. Dati registrati come le quantità e la tipologia di bevande consumate con gli andamenti delle vendite e delle restituzioni ora per ora, possono tornare di grande utilità nello sviluppo di un sistema di intercettazione degli imballaggi da attuare prossimamente in quella specifica spiaggia. L’iniziativa rientra nelle attività che il comune sta sperimentando per risolvere il problema dei rifiuti da imballaggio che nelle spiagge cittadine sono costituiti per l’80% da contenitori di bevande.
La Fiesta de las Piraguas 2017 (81º Descenso Internacional del Sella)
L’evento di canottaggio che si svolge ogni agosto vede una massiccia affluenza di pubblico nel territorio del comune di Ribadesella. Il comune metterà a disposizione dei bar e locali che vendono bevande 10.000 bicchieri riutilizzabili che pubblicizzano l’iniziativa. La prima volta che verrà ordinata una bevanda il cliente pagherà 1 euro per il bicchiere come cauzione. Successivamente il bicchiere potrà essere riutilizzato più volte oppure essere riconsegnato a qualsiasi esercizio per avere indietro l’importo della cauzione pagata con la prima consumazione. E’ stato stimato che se i visitatori riutilizzeranno tre volte uno stesso bicchiere si saranno evitati 30.000 bicchieri di plastica all’ambiente.
Leggi anche:
Un appello ai produttori di birra alla spina: il riuso non va dismesso ma implementato