Ferla

  • #FARECOMUNITA’

Una delibera di giunta dell’agosto 2013 avente ad oggetto l’adesione alla strategia internazionale “Rifiuti Zero”, è il biglietto di sola andata per la corriera presa dalla comunità di Ferla, piccolo borgo medievale siciliano di 2600 abitanti lungo il versante siracusano dei Monti Iblei, corsa che segna l’avvio di un percorso modellato sulle idee, le azioni e la partecipazione, un viaggio verso il futuro, scandito dalle lettere dell’acronimo B.E.L.L.O. – Bacino, Ecologico, Laboratorio, Lento Operativo – che segue risoluto due binari paralleli a tratti interscambiabili, la riscoperta della propria identità e una gestione sostenibile e condivisa del territorio. Si è innescato, da allora, un circuito di buone pratiche, attivato dall’amministrazione comunale, ma che, giorno dopo giorno, la comunità ha reso sinergicamente proprio, adattandolo sempre più alle proprie esigenze e aspettative, in uno scambio condiviso di idee e pianificazioni per il proprio territorio. L’inclusione sociale e la partecipazione sono entrambi volano di quest’avventura, numerosi i progetti avviati nel settore delle politiche sociali, affinché ogni cittadino, senza alcuna distinzione o prerogativa, potesse esprimere il proprio contributo nella vita civica di Ferla; nascono così il Centro Giovanile e il Centro Comunale di Aggregazione per Disabili, ribattezzato simpaticamente come “La Squadra”, perché è proprio un vero team quello che si è creato nel centro, un team di cittadini che collaborano attivamente e partecipano alla vita della comunità, curando il verde pubblico e iniziative di successo a sostegno delle fasce più deboli come il Mercatino della Solidarietà. Alle associazioni ferlesi, cooprotagoniste insieme all’Amministrazione nella concretizzazione di attività in campo di cultura, volontariato e sport, si affidano i locali dell’ex Scuola Media, oggi “Casa delle Associazioni”, affinché ogni realtà associativa abbia spazi idonei ed esclusivi per esprimere il proprio impegno comunitario, e spazi comuni per eventi collettivi, o per riunirsi e confrontarsi insieme nel Forum delle Associazioni.

  • COMPOST-IAMOCI BENE

La seconda tappa del viaggio varca il traguardo di una gestione più sostenibile dei rifiuti, attraverso prospettive nuove e sguardi incontaminati, si osserva ciò che è da sempre e per tutti, un qualcosa da scartare e da celare, la “monnezza”. Officina delle idee e delle azioni di questa fase è stata l’Ecostazione, spazio comunale riqualificato a punto di raccolta della differenziata di qualità, ove applicare le riduzioni in bolletta tramite la tariffa puntuale, l’Ecostazione vanta oggi più di 400 utenti. Seguono ulteriori fermate: la Casa dell’Acqua, un efficiente impianto di depurazione per la distribuzione di acqua potabile e la riduzione di plastica, la Casa del Compost, prima compostiera comunitaria del Sud Italia, l’apertura dopo 36 anni della chiesa patronale di San Sebastiano, luogo di devozione e identitario della comunità, da ultimo le Scuole 2.0 attraverso la riqualificazione energetica e strutturale dei plessi scolastici municipali. Oggi, l’insieme di queste azioni che coinvolgono sostenibilità ed efficienza, arte e cultura, partecipazione e qualità della vita, dipingono Ferla come un modello da seguire, censito nel 2014 tra le “buone pratiche” dell’Atlante Anci dedicato ai piccoli comuni italiani.

  • RACCONTI BAROCCHI TRA I PIU’ BELLI IN ITALIA

Un riconoscimento alla storia, alle tradizioni e al patrimonio culturale di Ferla arriva nel 2014 con l’ingresso della cittadina nell’esclusivo Club Anci de “I Borghi più belli d’Italia“; tale adesione spinge Ferla a riscoprire sempre più la propria attitudine ad accogliere ed ospitare, cosicché in soli 3 anni diviene meta per più di 3000 visitatori annuali. Ferla diviene attrattore di un turismo autentico, rispettoso dei luoghi, che dona nuova linfa ai racconti delle “cose che furono”, tramandandoli con il passaparola in un ciclo virtuoso di storie passate che il maestoso barocco del centro storico, interamente ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693, evoca tacitamente. Su uno schema classico di impianto ortogonale, si basa la ricostruzione del borgo, ove spiccano le due vie principali, il cardo, la Via Vittorio Emanuele, e il decumano, la Via Umberto. Entro tali coordinate, si sviluppa la rinascita di Ferla, dopo il doloroso sisma del 1693; delle 23 chiese crollate, se ne ricostruiscono 10, in un gara all’architettura più innovativa, in un contest di avanguardie artistiche le cui creazioni ancora oggi stupiscono i visitatori ignari di tanta bellezza celata. Nel 1933 l’Italia riconosce quale “monumento nazionale” la Chiesa di Sant’Antonio, fulcro dell’attuale centro urbano, chiesa dalla insolita pianta a croce greca, esemplare di un barocco siciliano “stravagante”, inconsueto e, per tale ragione, unico. Meraviglia suscita agli sguardi l’imponente basilica dedicata a San Sebastiano, patrono della cittadina, la cui effige in legno d’arancio, custodita gelosamente in un intimo naos nella navata centrale alle spalle dell’altare ligneo, si salva miracolosamente intatta dalla furia del sisma. È la Chiesa di San Sebastiano che dà il benvenuto a coloro che accedono da sud alla cittadina iblea, con il suo complesso scultoreo esterno inserito all’interno di una “macchinetta barocca” contraddistinta al centro dalla rappresentazione a tutto tondo e in pietra del martire, acme della scultura barocca iblea e opera dell’artista Michelangelo Di Giacomo.

Tali beni architettonici diventano la scenografia ideale delle tradizioni folkloristiche di Ferla, beni culturali immateriali che riemergono ciclicamente dal passato, destando nella comunità pathos, sentimenti primordiali e devozione ancestrale, narrando storie di una profonda religiosità mistica. Dall’influenza del mito pagano di Kore e Demetra, si sviluppano i particolari riti della Settimana Santa di Ferla che culminano nell’evocativo momento della “Sciaccariata” del Sabato Santo in cui allo scoccare della mezzanotte, le “sciaccare“, arbusti secchi riuniti a mo’ di fiaccole, illuminano la Via Vittorio Emanuele e, portatrici di speranze, accompagnano in una corsa a perdifiato la statua del Cristo Risorto al Convento dei Padri Cappuccini, sommità più alta della cittadina iblea. Suggestiva anche la celebrazione estiva del Santo Patrono che ricorre annualmente il 20 Luglio, tradizione animata da i “nudi“, devoti di San Sebastiano, i quali indossano una fascia rossa che ricorda le parti dilaniate dalla frecce nel corpo del martire, e con sentimento e fede portano per le vie del paese in processione la venerata statua del Santo.

  • TAKE IT SLOW! ELOGIO DELLA LENTEZZA

Nel Luglio 2015, Ferla inaugura la filosofia dello slow living, ovvero del vivere lento, in cui ci si appella alle peculiarità positive della lentezza. L’obiettivo è riscoprire lentamente i valori fondanti del territorio quali la cooperazione, la resilienza e l’appartenenza, al fine di condividerli con i visitatori, per regalar loro un’esperienza turistica completa che li coinvolga nei sensi e nell’anima, un’esperienza “slow living”. Da tale concezione acquisisce solidità e fisionomia il BorgoAlbergo di Ferla, evoluzione del tipico paese albergo, originale sistema di accoglienza turistica che integra al suo interno tutte le realtà ricettive presenti sul territorio a cui si affianca l’ospitalità diffusa in casette del borgo, piccoli alloggi nel centro urbano riconvertiti ad ospitare tutti quei turisti che intendono immergersi nell’atmosfera cittadina e sperimentare una esperienza di turismo culturale autentico. Tra le autenticità che contraddistinguono Ferla non si può non citare il comparto enogastronomico. L’olio della tonda iblea, pregiata qualità di oliva autoctona delle campagne ferlesi, è l’ingrediente principale di quasi tutte le ricette della tradizione culinaria locale, tanto da sostituirlo al burro negli impasti dolci. Oggi piccole realtà imprenditoriali ferlesi a carattere familiare, attestano sempre più la loro presenza all’interno dei mercati di esportazione internazionali dell’olio di oliva di qualità, promuovendo il made in Ferla in Oriente e nel continente americano. Inconsueto ingrediente, da pochi anni riportato sotto le luci della ribalta, è, invece, il tartufo nero di Ferla, per i conoscitori tuber aestivum o Scorzone nero, che oggi nella cucina ferlese è associato a elementi tipici della tradizione culinaria iblea come i cavati alla ricotta, o ad accoppiamenti innovativi quali la salsiccia al tartufo nero o il gelato al tartufo, protagonisti negli anni della Festa del Tartufo Nero di Ferla, organizzata a ridosso della festa estiva del Santo Patrono a Luglio.

Enorme versatilità mostra Ferla nella gamma di eventi che ogni anno propone ai cittadini e ai visitatori, oltre alle feste folkloristiche religiose che attraggono un elevato bacino di turisti, la piccola cittadina iblea vanta l’ideazione di manifestazioni non convenzionali e di forte richiamo esterno. Tra questi eventi ricordiamo il Lithos, rassegna di musica popolare acustica e contemporanea, giunta nel 2016 alla 16^ edizione, “Cardacia. Carnevale d’Agosto” versione estiva della manifestazione invernale del Carnevale tenuta ogni anno il primo fine settimana d’Agosto, e “Ferula. Weekend del Benessere”, appuntamento semestrale durante il quale per un fine settimana il borgo si trasforma in un’oasi di benessere, e alla lentezza tipica della ruralità di questi luoghi, rispettosa delle scadenze della natura e del ciclo delle stagioni, si associa la pacatezza delle discipline olistiche dell’Oriente – yoga, reiki, shiatsu, tai chi – praticate in collaborazione con importanti esperti del settore. Ogni anno nel mese di Dicembre, è buona prassi che l’Amministrazione comunale deliberi il calendario annuale degli eventi dell’anno che verrà, proponendo ai visitatori una pianificazione anticipata delle manifestazioni che animeranno la cittadina iblea.

  • BELLO FERLA, #inviaggioversoilfuturo  

Nel futuro prossimo, la cittadina di Ferla si pone come obiettivo cardine di mantenere saldo il timone affinché si prosegui la rotta intrapresa, accelerando determinati processi già avviati e intensificando la tonalità verde della propria impronta ecologica. Quindi, si pianifica di investire sempre più nell’efficienza energetica e nell’impiego delle fonti rinnovabili attraverso l’incremento degli importanti risultati già ottenuti; a Ferla, infatti, oltre agli edifici scolastici, il centro polifunzionale adibito ad attività culturale, teatrale ed attività sportive – struttura ereditata come un peso inutile dal passato, oggi riconvertita in chiave green – il campo sportivo comunale, il garage degli automezzi comunali, e la Casa delle Associazioni sono tutti immobili municipali alimentati da impianti fotovoltaici per un’energia pulita e a costo zero, costruiti grazie alle competenze e alle professionalità dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Ferla persegue, pertanto, l’obiettivo di continuare ad essere attivamente volano di quel cambiamento che si auspica di vedere nel mondo, risanando sempre più attraverso piccole best practices condivise, quel debito ecologico che l’umanità ha contratto con il pianeta. Ci si proietta nel futuro consci del valore inestimabile della memoria e dell’importanza di vivere il presente con piena responsabilità, consapevoli che per #farecomunità occorrono tante idee, ma soprattutto tante mani che progettino e costruiscano azioni virtuose, mani tenaci e coraggiose pronte a imbarcarsi per la prossima destinazione, sempre #inviaggioversoilfuturo.

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Indirizzo
Via Antonio Gramsci, 13

Provincia
SR

CAP
96010

Referente
Michelangelo Giansiracusa, sindaco

Telefono
0931 870136

Sito web
http://www.comune.ferla.sr.it

Email
sindaco@comune.ferla.sr.it