Mezzago
Provincia: Monza Brianza
Regione: Lombardia
N. abitanti: 4408 al 31-12-2015
Altitudine: mass. 237,7 m.s.l.m – min 206,5 m.s.l.m
Superficie: 4,21 kmq
Distanze: 26 km da Milano- 26 km da Bergamo
Festa Patronale: 15 Agosto S.ta Maria Assunta
Giorno di mercato: Martedì mattina
STORIA
L’origine dei primi insediamenti sul territorio di Mezzago è da far risalire probabilmente all’Alto Medioevo ed infatti il nome si ritiene che derivi da ”Amicius” , ossia una famiglia patrizia di origine romana stabilitasi in questi luoghi. Nel corso dei secoli si è trasformato in ”Amiciacum” poi in ”Amezago” ed infine in ”Mezzago”.
Nacque come villaggio agricolo fatto di campi coltivati e di case di legno costruite attorno ai tre punti principali del paese: la Chiesa di San Vittore (ormai scomparsa), la Torre di Palazzo Archinti e la Chiesa di Santa Maria (tutt’ora esistenti). I campi venivano coltivati a frumento, avena, miglio ed altri cereali mentre i boschi circostanti erano principalmente popolati da farnie.
Le condizioni dei contadini erano, come dappertutto, molto tristi sia economicamente, sia per i pesantissimi obblighi che dovevano sopportare. Nei secoli seguenti subì lo stesso destino del territorio lombardo, subendo guerre, calamità, domini locali (Sforza, Visconti) e stranieri (spagnoli, francesi, austriaci). In seguito alle guerre tra i Visconti e i veneziani nel XV secolo anche il territorio di Mezzago fu soggetto a saccheggi, malattie e devastazioni che ridussero di molto la popolazione; seguirono poi anche momenti di prosperità economica.
Di quel tempo sono ancora presenti alcune unità abitative tipiche (sedine), come la Cascina Orobona, la cui struttura, ora in parte modificata, riprende quella dell’epoca con il pozzo al centro della corte ed attorno ad esso gli alloggi con le annesse stalle, le aie ed i fienili. In quel periodo le famiglie dominanti erano i ”da Corte” e i ”Biffi”, che, insieme alla Chiesa, erano i principali proprietari fondiari di Mezzago. Il XVI secolo iniziò con la guerra tra i francesi e il Ducato di Milano che venne sconfitto. Sorsero poi contrasti rilevanti tra francesi e spagnoli per il predominio in Italia che sfociarono in una guerra ventennale con conseguenti devastazioni, requisizioni, violenze e brigantaggio il cui esito fu la diffusione di epidemie e malattie mortali. Alla fine di questo periodo il paese era quasi completamente distrutto.
Con la dominazione spagnola ci fu un periodo di relativa stabilità che permise un certo sviluppo economico e demografico. Si ebbe così una forte espansione urbanistica e si formò una classe di piccoli proprietari, anche se la vita del paese veniva sempre dominata dalle famiglie di quelli più grandi.
Anche il XVII secolo fu funestato da guerre, miseria e pestilenze portate dagli spagnoli. I contadini erano costretti a mantenere i soldati di stanza sul territorio, i quali sfruttarono la popolazione e in cambio diffusero la peste, iniziata nel 1630. Ci furono molti morti e per questo venne costruita la corte del Lazzaretto (tutt’ora esistente anche se ha subito ristrutturazioni notevoli), dove vennero segregatigli appestati.
Nella seconda metà del secolo le condizioni di vita migliorarono grazie alla diffusione, accanto alle colture tradizionali, dell’allevamento di ovini e del baco da seta. All’inizio del Settecento ebbe fine la dominazione spagnola ed iniziò quella austriaca, sotto la quale furono attuate le riforme fiscali, del catasto e delle amministrazioni comunali e provinciali che abolirono privilegi e tasse astrusi dando invece una logica alle norme tributarie e crearono una sorta di Consiglio Comunale con a capo un sindaco e tre deputati (una sorta di giunta comunale).
Nel 1796 iniziò il dominio francese napoleonico, che venne valutato all’inizio positivamente ma che in seguito peggiorò attuando ruberie, requisizioni ed instaurando la leva obbligatoria. La guerra del 1799 contro gli austriaci portò con sé ulteriori conseguenze negative. A parte ciò comunque il XVIII secolo è da considerarsi positivamente perché vennero debellate fame e peste mentre l’attività agricola ebbe un forte sviluppo.
La popolazione aumentò decisamente: dai 335 abitanti del 1707 si passò ai 534 del 1781.
Dopo il Congresso di Vienna Mezzago passò di nuovo sotto il dominio austriaco. L’inizio del secolo non fu affatto positivo: oltre all’aumento delle tasse e delle requisizioni, ci furono molti mesi di siccità ed epidemie di colera che peggiorarono le condizioni di vita della popolazione. Nel Marzo 1860 , con la vittoria della Seconda Guerra d’Indipendenza da parte delle truppe franco-piemontesi, la Lombardia venne annessa al Regno di Sardegna e nel 1861 al Regno d’Italia. In quell’anno si ebbe la prima amministrazione comunale, la quale si occupò della costruzione delle prime infrastrutture (scuole, fogne, strade, pozzi, etc…). L’economia era agricola, anche se iniziavano a vedersi i primi cambiamenti. Si svilupparono la coltivazione del gelso, l’allevamento del baco da seta e sorsero i primi cannatoi che diedero lavoro a 135 persone, in maggioranza donne e bambini con salari bassi, in condizioni pessime e con orati molto lunghi.
Alcune persone si trasferirono a Milano per lavorare. Ci fu un notevole aumento del numero degli abitanti che da 516 del 1806 passarono a 1859 di fine secolo. Nella prima metà del XX secolo l’economia era ancora agricola, con la prevalenza di cereali e del baco da seta. Verso la fine degli anni ’30 si diede inizio alla coltura tipica di Mezzago: gli asparagi.
Nella seconda metà del secolo, con il boom economico e l’industrializzazione, sono sorte piccole e medie imprese, soprattutto nella parte meridionale. Anche la struttura urbanistica, con l’aumento della popolazione (3100 abitanti ), si è ampliata con la costruzione di nuove abitazioni, edificate spesso sopra quelle vecchie, ormai decadenti e inagibili. Dal 1982 durante tutto il mese di Maggio si svolge la Sagra degli Asparagi, che ha ripreso una tradizione decennale, in passato trascurata, ed è organizzata dalla Pro-Loco di Mezzago, in collaborazione con le società sportive che ne fanno parte. Il programma è molto ampio: ci sono mostre di pittura, di fotografia, di scultura, di prodotti artigianali locali e di altre regioni italiane; si può assistere a manifestazioni teatrali e musicali; ci sono diverse gare sportive (pallacanestro, karatè, scopa d’assi, pesca, scacchi, etc…). Infine durante i week-end di maggio funziona un ristorante, gestito dai volontari della Pro-Loco, dove è possibile gustare gli asparagi locali ed altro ancora.
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Indirizzo
Via F.lli Brasca, 5
Provincia
MB
CAP
20050
Referente
Massimiliano Rivabeni, sindaco
Telefono
039606761