Corinaldo

Se l’Italia è stata definita una vero e proprio “giacimento culturale”, che conserva oltre il 50% dei beni storici, culturali, artistici e ambientali dell’universo mondo, la Regione Marche presenta tanto al turista stanziale quanto al visitatore occasionale una gamma considerevole, in quantità e qualità, di quei beni.

Terra di Terre, unica regione d’Italia denominata al plurale (e ci sarà pure una ragione!), questa Terra di Marca, (“ … dolce Terra di Marca … “, come l’ebbe a definire il grande scrittore marchigiano Fabio Tombari) è da sempre territorio di incontro e scontro di culture e di eserciti. Ma, allo stesso tempo, e con eguale potenza, le Marche rappresentano un esempio di “giardino all’italiana”, con le sue pettinate campagne dalle diversificate colture, di “museo diffuso”, con sedi museali e beni architettonici praticamente in ogni Comune, di “rete di teatri”, con gli oltre settanta stabili teatrali funzionanti e disseminati ovunque, e di tanto altro ancora.

Regione delle cento città, di città murate, di paesi – città fieri della loro riconosciuta municipalità, ogni insediamento umano è un piccolo e/ma preziosissimo scrigno di beni culturali, mobili e immobili, materiali e immateriali.

E Corinaldo non fa eccezione, anzi costituisce un luminosissimo esempio di questa trama sociale intessuta da millenni di densa storia: rarissima perla incastonata nel diadema di una regione tra mare e monte, a misura d’uomo, dove la vita scorre piacevole e laboriosa nelle sue vallate che, in senso longitudinale, digradano dal monte al mare. Corinaldo, dai comparti agricolo e artigiano considerevolmente sviluppati, è custode di un paesaggio integro, arricchito da parchi e boschi urbani, con gli odorosi tigli che ne perimetrano la medievale e intatta cinta muraria di 1 km.

Ninfa intrigante, piacevolmente adagiata su un talamo naturale, dagli azzurri monti dell’Appennino all’Adriatico, Corinaldo è stata di volta in volta denominata “città murata”, per le sue invitte e intatte mura; “città d’arte e fede”, per i suoi beni culturali e per essere la patria della bambina martire Santa Maria Goretti, venerata in tutto il mondo; “Paese più bello del mondo”, nelle parole appassionate di un suo grande e illustre innamorato: lo scrittore, giornalista e fotografo Mario Carafòli; e infine “ … quell’antico colore del tempo”, perché chi giunge a Corinaldo può ancora respirare un’ “aria antica” che tuttavia non consegna la città al passato ma la connota profondamente nel suo viaggio in questo terzo Millennio.

Corinaldo è l’espressione di un territorio che a livello provinciale spazia dal porto dorico del capoluogo di regione all’aeroporto di Falconara Marittima, dal Santuario della Vergine di Loreto all’Università Politecnica, dalle Grotte di Frasassi (che hanno fra l’altro battezzato le reiterate missioni dello speleologo Montalbini) alle antiche cartiere di Fabriano, dallo storico teatro di Jesi alla vellutata spiaggia di Senigallia, dal genio musicale di Giovan Battista Pergolesi a quello teatrale della grande Valeria Morioni.

Corinaldo, borgo d’Italia e d’Europa, “città palcoscenico” (per via dello spettacolo che è e che ogni giorno vi si rappresenta con la suggestione di sempre, per sé e i turisti che vi si recano tutto l’anno), centro dal multiforme a sviluppato apparato ricettivo, si erge a paradigma di questa terra laboriosa, sobria, accogliente; espressione feconda di un tempo che trapassa dalle sagge rughe dei vecchi alla scapigliatura delle giovani generazioni.

Paolo Pirani, Res.le area cultura-turismo – Comune di Corinaldo

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Indirizzo
Via Del Corso, 9

Provincia
AN

CAP
60013

Referente
Matteo Principi, sindaco

Telefono
3392398271

Sito web
http://www.corinaldo.it

Email
sindaco@corinaldo.it