Malegno

Malegno è un comune bresciano, nella media Valle Camonica, di 2024 abitanti che si estende sulla riva destra del fiume Oglio. Confina a nord con il comune di Lozio nella parte orientale con Cerveno, Losine e Breno, a meridione con Cividate Camuno e ad occidente con Ossimo. É attraversato longitudinalmente dal torrente Lanico che discende dalle pendici della Valle di Lozio, dalle cui rocce nasce la preziosa sorgente di acqua che alimenta il paese.

Questa risorsa, grazie alla naturale pendenza del territorio, permette di mettere in funzione due centrali idroelettriche e, fino al secolo scorso, raggiungeva attraverso un sistema di canalizzazione degli opifici: due fucine e un alambicco oggi trasformati in musei, un mulino e alcune segherie. La morfologia del territorio ha caratterizzato sin dai tempi più antichi l’economia del paese come la coltivazione della vite sugli appezzamenti terrazzati a mezza costa, oggi in fase di recupero. Un’altra preziosa risorsa è il bosco ceduo che avvolge i colli malegnesi fruibili, recentemente, grazie al lavoro dei volontari e al campo di Legambiente che hanno ripulito vecchi sentieri.

Il centro storico di Malegno si estende nella parte alta del paese e due campanili caratterizzano la chiesa parrocchiale settecentesca, dedicata a S. Andrea, e la chiesa “vecchia” con affreschi cemmeschi e l’abside del XII secolo. Tra le stette vie si annotano dei pregevoli portali e dei cortili delineati da volte a crociera che sono visitabili, il primo fine settimana di Luglio, in occasione di De Gustibus, festa che anima con assaggi ed esposizioni il centro storico.

Nell’estremo meridionale del paese si sviluppava l’Ospedale degli Esposti, ora trasformato in Pia Fondazione e accanto sorge la chiesa di Santa Maria con affreschi strappati del ‘300. Il polo scolastico, nonostante un numero non elevato di abitanti, conta ancora la scuola primaria e secondaria con annessa la biblioteca comunale, nella quale vi è una sezione che raccoglie i libri dedicati alla piccola biblioteca della Pace. La palestra è ben attrezzata nell’ospitare molte squadre camune e incontri di varie nazionali di pallavolo nel periodo estivo ed è attenta alla tematica ambientale con i pannelli fotovoltaici che ne ricoprono il tetto.

Il comune di Malegno si è sempre mostrato attento alle proprie risorse e sul come sfruttarle nel miglior modo possibile per agevolare i cittadini, diminuire i costi e rispettare l’ambiente.
Malegno si è contraddistinto per essere uno dei primi Comuni in tutta la Valle Camonica ad avere il maggior numero di raccolta differenziata, questo anche grazie all’introduzione della raccolta “porta a porta” nell’anno 2000. Negli anni successivi questo processo è cresciuto fino ad oggi arrivando alla raccolta “Porta a Porta Spinto”, ovvero con l’utilizzo di quattro bidoni diversi per differenziare i rifiuti.
L’impegno si è notato pure con l’ampliamento della piattaforma ecologica in località “Isola” e con il “centro del riuso” in collaborazione con Cividate Comune. Questa filosofia è stata portata persino nelle feste di paese dove sono sempre stati usati materiali riciclati e riciclabili.

Malegno, con le passate amministrazioni e quella attuale, ha sempre posto l’acqua come bene centrale e ha sempre lottato per porlo come bene pubblico e non privato a servizio totale dei cittadini. Anche la costruzione della centralina idroelettrico ne è la dimostrazione, questa riutilizza l’acqua dell’acquedotto per creare energia da reinvestire nel paese.

Il paese si è contraddistinto anche per aver creato un parco fotovoltaico nel 2010 in “località Creone”, su un campo improduttivo per la vendita dell’energia ed aiutare un piccolo Comune a rientrare nelle spese. Nel centro abitato sono pure presenti degli impianti solari per tentare di diminuire i costi dell’energia ed “alleggerire” le bollette dei cittadini. Da segnalare anche che più del 50% del paese è illuminato tramite Led.

Negli ultimi anni Malegno si è anche contraddistinto come uno dei centri di MicroAccoglienza più funzionali in collaborazione con K-Pax, accettando dei rifugiati ed inserendoli nella società.

Malegno si è anche reso protagonista per le certificazioni RINA nel 2008, EMAS nel 2012 ed il premio per la pace nel 2012.

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